Di cosa parla lo Statuto del Comitato per la Neutralità e contro il Riarmo Europeo?
Il Comitato nasce per difendere i principi fondamentali della Costituzione italiana, a partire dall’articolo 11, che ripudia la guerra come strumento di offesa o risoluzione dei conflitti. Riteniamo che il principio costituzionale della pace sia oggi minacciato dalla crescente militarizzazione dell’Europa e dalla partecipazione italiana ad alleanze come NATO e PESC.
La nostra proposta: neutralità permanente in Costituzione. Proponiamo di inserire nella Costituzione italiana il principio di neutralità permanente, per rendere l’Italia:
– indipendente da alleanze militari offensive e difensive;
– libera da basi militari straniere;
– promotrice di cooperazione, pace e sovranità popolare.
Iniziativa di legge popolare: come agiamo
Stiamo avviando un’iniziativa legislativa popolare, prevista dall’art. 71 della Costituzione, per modificare la Costituzione. Obiettivo: raccogliere almeno 50.000 firme per depositare in Parlamento una proposta di legge che sancisca la neutralità permanente dell’Italia. Un atto concreto di democrazia diretta perché la neutralità è urgente oggi
Viviamo in un contesto geopolitico instabile, con:
– oltre 120 basi militari straniere in Italia;
– crescenti spese militari europee;
– rischi concreti di coinvolgimento in conflitti armati.
Solo la neutralità costituzionale può garantire:
– il rispetto effettivo del ripudio della guerra;
– una vera politica estera indipendente;
– la tutela della sovranità del popolo italiano.
La neutralità nel diritto internazionale
La neutralità permanente, riconosciuta dal diritto internazionale:
– è la condizione giuridica di uno Stato che non partecipa a guerre o alleanze militari;
– è distinta dalla “neutralizzazione”, che riguarda territori;
– può essere sancita unilateralmente nella Costituzione;
ha esempi concreti: Svizzera, Austria, Malta.
Neutralità e Unione Europea: compatibilità possibile
La neutralità è compatibile con l’adesione all’Unione Europea, purché l’Italia:
– utilizzi strumenti come l’astensione costruttiva (art. 31 TUE);
– non partecipi alla cooperazione militare volontaria (es. PESCO);
– mantenga un ruolo attivo in UE su base civile, diplomatica e cooperativa.
Obiettivo finale: una Repubblica pacifica e sovrana.
Il nostro scopo è una riforma costituzionale che:
– vieti la partecipazione a guerre e alleanze armate;
– rimuova le basi militari straniere dal territorio italiano;
– riaffermi la piena sovranità popolare in politica estera, secondo l’art. 1 della Costituzione.